Prodotto aggiunto al carrello
Spedizione gratuita in 24/48H in Italia oltre 99,99€
Possibili ritardi nelle consegne causa scioperi
Pagamenti Sicuri
La creazione di un account ha molti vantaggi:
- check-out veloce
- salvare più di un indirizzo
- ricevere notifiche quando i prodotti tornano disponibili
- controllare più rapidamente gli ordini
Quando inizia a fare buio e la visibilità scarseggia, occorre munirsi delle luci per bici, quali i fanali, i catarifrangenti o ancora le dinamo. Vedere il percorso ed essere visti dagli automobilisti in condizioni di scarsa visibilità sono requisiti indispensabili per la sicurezza del ciclista. Per fortuna sul mercato non mancano i modelli di luci per bici, anzi, forse ce ne sono anche troppi.
Le luci per bici possono essere:
In base al senso di marcia: luci frontali o posteriori.
In base alla tecnologia: luci led o catarifrangenti.
In base al posizionamento: luci per il casco, per le ruote, per il manubrio o per il sottosella.
In base al tipo di alimentazione: dinamo, batteria ricaricabile via usb o pile usa e getta.
In base alle modalità di segnalazione della presenza: luci intermittenti o costanti.
Se si devono scegliere delle luci per bici, bisogna controllare i lumen, l’unità di misura della luminosità che rappresenta la quantità di luce visibile all’occhio umano emessa da una determinata fonte luminosa. A seconda dei contesti, i lumen richiesti potrebbero variare: ad esempio in città, dove l’illuminazione stradale non scarseggia, ne bastano pochi; fuori città o in campagna invece è preferibile dotarsi di luci per bici potenti, quelle anteriori devono illuminare bene i sentieri mentre quelle posteriori devono segnalare in modo inequivocabile la presenza di un velocipede.
Sebbene la risposta istintiva alla domanda “Quanti lumen dovrebbe avere una bici” sia “Il più possibile”, occorre tuttavia tenere in considerazione che all’aumentare della potenza di una luce aumentano proporzionalmente i costi, i pesi e i tempi di ricarica e diminuisce l’autonomia della batteria. Bisogna poi precisare che la luminosità di una luce per bici è influenzata anche dal tipo di lente utilizzato, che ne determina il cono di luce proiettato.
Tornando però ai lumen, possiamo in linea di principio attribuire ad ogni range di potenza una destinazione d’uso più consona:
Fino ai 200 lumen: centro città. Queste luci per bici permettono di illuminare a una distanza massima di 5-6 metri, più che sufficiente per una strada già ampiamente illuminata.
200-500 lumen: periferia. Bisogna precisare che varia da periferia a periferia. Se si vuole stare sicuri, una luce da 500 lumen assicura una buona visibilità per più di 10 metri, abbastanza da poter vedere qualsiasi ostacolo nelle immediate vicinanze.
500-900 lumen: extraurbano. Ci riferiamo a tutte quelle strade che portano dalla città alla campagna dove l’illuminazione è scarsa e le esigenze di visibilità aumentano. Le luci per bici con questa potenza sono capaci di illuminare la strada per oltre 15 metri, garantendo un’ottima visuale del terreno e del ciclista stesso.
Più di 900 lumen: campagna e montagna. Dati i percorsi accidentati e la totale assenza di fonti luminose (fatta eccezione per le stelle e la luna), le luci per bici con più di 900 lumen devono assicurare una visione nitida di ogni dettaglio negli spazi adiacenti al ciclista e una buona visuale del sentiero per almeno 20-25 metri.
I fanali per bici anteriori solitamente si montano sul manubrio, anche se ci sono alcuni modelli per casco.
Le modalità di fissaggio possono variare, dal momento che ci sono alcuni modelli che si attaccano mediante elastici incorporati ed altri che si ancorano ad un apposito alloggiamento montato sul manubrio.
I fanali per bici anteriori utilizzano prevalentemente luci bianche, che per la loro “brillantezza” garantiscono una migliore visuale. Alcuni modelli presentano dei comandi per la regolazione della luminosità, così da adattarla in base al contesto. Essendo luci molto potenti e con elevati consumi, solitamente utilizzano batterie agli ioni di litio ricaricabili incorporate nel fanale stesso.
Alcuni produttori di bici da città, dato l’utilizzo su strade urbane totalmente illuminate, montano dei fanali alimentati da dinamo, che generano un fascio di luce aggiuntivo sufficiente per rischiarare leggermente di più la strada. L’alimentazione a dinamo è però fortemente sconsigliata per chi volesse allontanarsi dalle strade cittadine, dal momento che la luce non riesce ad illuminare un’area circostante sufficientemente ampia.
Su Cingolani Bike Shop troverete i migliori modelli di luci bici anteriori Specialized e Bontrager.
I fanali per bici posteriori vengono collocati principalmente nel sottosella anche se ultimamente stanno iniziando a diffondersi dei modelli magnetici da montare sulla borsa o la maglia da ciclismo.
Come per le luci bici anteriori, anche quelle posteriori possono essere fissate in base al modello o con una fascia elastica incorporata al dispositivo o con un supporto da montare nel sottosella.
Queste luci per bici utilizzano un colore rosso molto accesso in modo da poter segnalare la propria presenza anche da grandi distanze. Inoltre, i modelli di fascia alta più recenti sono dotati di un telecomando per la regolazione della luminosità, delle modalità di segnalazione (luce intermittente veloce o lenta e luce costante) e per l’attivazione delle frecce direzionali. La presenza del telecomando è un surplus, di sicuro utile, ma non indispensabile per l’acquisto di un fanale posteriore per bici.
Stanno invece scomparendo i catarifrangenti, le placchette di plastica capaci di riflettere la luce al buio che, per le loro caratteristiche intrinseche, non rappresentano più un efficace dispositivo di sicurezza per il ciclista.
I migliori modelli di fanali bici posteriori sono sempre quelli prodotti da Specialized e Bontrager.